Di fronte alla crisi dell’area urbana di Chivasso, resa acuta dalla forte vocazione industriale che ne ha caratterizzato lo sviluppo durante il novecento, il piano strategico si configura come un’agenda articolata su quattro visioni di città, ciascuna delle quali centrata su una specifica qualità verso cui tendere: sostenibilità, inclusività, dinamismo, connessione.
Il periodo di riferimento è il decennio 2015-2025, indicazione che non vuole essere letterale ma semplicemente alludere alla necessità di una prospettiva di lunga durata, che possa andare oltre la successione delle differenti amministrazioni.
A fronte del notevole stock di abitazioni esistenti sfitte e di nuove abitazioni invendute, oltre a un’incisiva presenza di dismissioni nelle aree industriali, l’agenda si concentra sul principio di agire sull’esistente, senza edificare nuove aree. Al contrario l’obiettivo è preservare la riconoscibilità della campagna come luogo innanzitutto agricolo, come parte di un paesaggio che ha come sfondo pregiato la collina e il Po come risorsa da governare e sfruttare.
2015
Committente: Comune di Chivasso
Giovanni Durbiano, Manfredo di Robilant